Famoso per il sole, il mare cristallino, la natura, gli eventi di piazza e i beach party fino all`alba, il Basso Salento è anche terra di buoni sapori. Per chi è in vacanza da queste parti, ecco 11 sagre, da lunedì 7 a venerdì 21 agosto, tutte nel Capo di Leuca, occasioni ghiotte anche per scoprire i bei paesi dell`entroterra.
I ritardatari, stuzzicati da queste gustose manifestazioni, possono approfittare delle sensazionali offerte last minute di case vacanze nel Salento, nella zona del Capo di Leuca.
Scoprile tutte qui >>Ecco 11 sagre del Capo di Leuca, che accontentano davvero tutti i gusti.
In sintonia con il territorio circostante e le tradizioni, la Sagra agreste di Corsano offre piatti preparati con ingredienti semplici e legati alla cultura contadina: pasta fresca fatta in casa, stufati, carni arrosto, fritture di pesce e, soprattutto, la “paparotta”, il piatto forte della festa, con verdure, legumi e pane raffermo. Musica di qualità, con Antonio Castrignanò, tra i cantori più celebri del Salento, voce della Notte della Taranta.
A Morciano, la più “piccante” delle sagre estive del Salento è dedicata ai “diavulicchi”, stuzzicanti e irresistibili peperoncini rossi. Oltre allo stand dedicato a “diavulicchi e sfizierie” dove notevole successo riscuote la “salamura cotta”, preparata con pomodori, peperoni e piccante. Si possono gustare anche pizze rustiche, friselle, “pittule” e dolci e limoncello. E poi balli e canti fino a notte fonda, con i Sud Recall e Indiano Salentino
Appuntamento con i sapori di mare a Santa Maria di Leuca, in piazza Marinai d`Italia. Alla Sagra dei sapori di mare sotto la Cascata monumentale si possono assaggiare prelibatezze come pasta fresca alla pescatora o ai gamberi, frittura di pesce, polpo alla pignatta, insalata di mare, “pittule” alla marinara e cocktail di frutta. Due gruppi musicali completano il programma: i Cardisanti e i Supermario. L`occasione è buona per ammirare la cascata monumentale in funzione, un evento ormai raro.
Ha un titolo che non lascia dubbi: alla sagra di Salignano si mangiano cose buone sotto le stelle. Ci si trova all`ombra della torre, risalente al 1550, simbolo del paesino, per assaporare pietanze come pasta casereccia, pasta e ceci, la tradizionale “sciuscella”, pietanza a base di polpette di pane cotte nel sugo, pesce, pitte di patate, parmigiane e focacce. Il vino rallegra gli spiriti insieme alla degna comare, la musica popolare, proposta dai Kamafei.
La Sagra “de li piatti nosci” di Castrignano del Capo diffonde profumi irresistibili che ammaliano i visitatori e i golosi nello splendido scenario di Borgo Terra. Cibi semplici e genuini, come pasta fatta in casa al pomodoro o con le rape, carne arrosto, i legumi, le verdure selvatiche e le melanzane al forno. A far da companatico, ci pensa la musica popolare salentina.
Vale la pena arrivare a Montesardo per scoprire la grazia di questo piccolo paese frazione di Alessano, e approfittarne per fare una scorpacciata di bontà in una delle sagre più antiche del Salento. Due i piatti da provare assolutamente: la pasta fatta in casa e il maiale paesano, dalle carni tenere e saporite. Non mancano altre pietanze a base di prodotti della terra, né la musica popolare che fa ballare la piazza: quella degli Ariantica.
Sono quattro i rioni di Tiggiano, circa tremila i suoi abitanti, mentre non si possono quantificare i profumi e le pietanze che si possono gustare alla Sagra delle 4 pignate. Interamente dislocata nel centro storico, tra case a corte e vicoli, la sagra presenta la caratteristica delle “4 pignate”, e cioè dei piatti preparati a fuoco lento nella pentola di terracotta. La musica popolare permette di smaltire le calorie lanciandosi in pista a ritmo di pizzica.
A Depressa, frazione di Tricase, la Sagra de la pasta fatta in casa porta buoni sapori e allegria. Ai piedi del castello, basta poco a riempire il minuscolo centro di profumi e gustosi odorini. I sapori antichi sono quelli della pasta fatta in casa, accompagnata da “ciciri” o cavoli, con il sugo, o le cime di rapa. Solo per i palati più audaci, la ricotta forte. Oltre alla pasta fresca, completano il menu altri sapori della tradizione salentina, più la musica popolare che fa ballare e cantare fino a notte.
Pasta con il sugo alla pescatora, frittura mista di paranza e molluschi, e perfino le “pittule” hanno il sapore del mare, nella Sagra del pesce fritto che con il suo menu “a base” di Ionio invita gli appassionati di cucina marinara a scendere lungo il Tacco fino alla sua punta, a Santa Maria di Leuca. Completano il menu, i dolci tipici e la musica popolare suonata dal vivo.
Ad Andrano, il “mangiar bene” salentino per genuinità e tradizione è chiamato per nome, nella Sagra dell’arte culinaria salentina. Perché d’arte, opere d’ingegno e fantasia si tratta, se si pensa che da ingredienti semplici, frutto della terra e del lavoro dell’uomo nascono prelibatezze come pasta fatta in casa, “marenna e massa”, legumi con verdure, bruschette, dolci di tradizione, vino e tanto altro ancora, il tutto accompagnato per due serate dalla musica popolare salentina.
Morsi assicurati, di tutti i tipi, alla Sagra della taranta di Salve. La musica, già dal titolo, è assicurata, con i canti e i balli della tradizione, che si abbinano alle delizie del menu. “Pittule”, antipasti caserecci, “pezzetti” di cavallo al sugo e carne arrosto, pasticceria tipica, freschi e cremosi spumoni, con il vino che spegne la sete e invita al ballo, nella piazza che riecheggia dei ritmi popolari della pizzica.